Trento, 9 gennaio 2012

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Andrea Bari impegnato in ricezione al
PalaIper di Monza (foto Trabalza)
Ritrovata immediatamente confidenza con la vittoria ieri sera a Monza, la Trentino Volley si prepara già a cambiare registro (e pallone) in vista del terzo ed ultimo impegno casalingo di 2012 CEV Volleyball Champions League della Pool C. Mercoledì al PalaTrento alle 20.30 arriveranno infatti i Campioni di Serbia del Partizan Termoelektro Belgrado per il quinto turno della fase a gironi; per la squadra di Stoytchev conquistare almeno due set (e di conseguenza un punto in classifica) vorrebbe dire mettere già al sicuro, con una giornata d’anticipo, la qualificazione ai Playoff 12 della manifestazione che negli ultimi tre anni l’ha sempre vista trionfare.
Per preparare bene l’appuntamento i gialloblù sono tornati al lavoro già nel pomeriggio di oggi per la classica seduta mista di un lunedì che precede un impegno infrasettimanale: chi nel weekend ha giocato meno ha svolto un’ora e mezza di tecnica, preceduta da sessanta minuti in sala pesi, mentre per i cosiddetti titolari solo lavoro fisico e defaticante.
In Champions ora ci attendono due impegni sulla carta piuttosto agevoli perché l’osso più duro, il Kedzierzyn-Kozle, l’abbiamo già di affrontare nel giro di una settimana a dicembre. In queste ultime due partite bisognerà però evitare di abbassare la tensione per chiudere nel miglior modo possibile, ovvero al primo posto, la fase a gironi – spiega il libero Andrea Bari, che proprio ieri a Monza ha giocato la prima partita (la 265 in totale) del 2012 con la maglia della Trentino Volley - . In particolar modo la gara di mercoledì con il Partizan potrebbe riservare qualche insidia in più, perché questa squadra è composta da giocatori giovani e talentuosi che col passare del tempo inevitabilmente aumentano la loro competitività. In Serbia avevamo disputato una partita molto concreta e quindi piuttosto semplice ma l’esperienza mi insegna a credere che potrebbe essere tutto un altro paio di maniche fra due giorni. Non dobbiamo fare l’errore di guardare troppo in là; il nostro calendario in questo periodo è davvero complicato e ricco di impegni, le competizioni in cui ci cimenteremo aumenteranno ancora con l’avvento della Coppa Italia ma non concentrarci su una partita alla volta potrebbe costarci caro”.
Gli ultimi cinque giorni sono stati molto speciali per il recordman di presenze gialloblù, che giovedì è diventato padre per la prima volta. Scontata la dedica per la vittoria raccolta al PalaIper: “Ovviamente è tutta per Ulisse, che dal 5 gennaio è entrato nella mia vita ed in quella di mia moglie Eleonora – sorride - . Stiamo vivendo un periodo bellissimo; ieri, oltretutto, mamma e bebè hanno potuto lasciare l’ospedale ed entrare assieme in casa. Era inevitabile per me pensare a loro anche durante la partita e volere a tutti i costi un risultato importante per festeggiare questo evento. Ci tengo a ringraziare la Società per avermi dato l’opportunità di saltare la trasferta di Latina e restare al Trento per assistere alla nascita di mio figlio; senza ombra di dubbio è stato il momento più importante della mia vita”.
Venendo da una sconfitta piuttosto inaspettata nella gara di giovedì scorso contro l’Andreoli abbiamo faticato a trovare immediatamente il ritmo nel primo set di ieri – spiega poi Bari entrando nel merito del match vinto per 3-1 in casa dell’Acqua Paradiso Monza - . All’inizio c’era una innaturale tensione e mancava fluidità di gioco; la scossa è arrivata nel secondo parziale quando abbiamo ritrovato la i nostri meccanismi e da lì in avanti le cose sono state decisamente più semplici, soprattutto a livello mentale”.


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